Ecco dove è finita la famiglia Ferengi:
Così è un po’ più facile indovinare, vero?
Venitemi a trovare anche qui! Ferengi in Bruxelles
Ecco dove è finita la famiglia Ferengi:
Così è un po’ più facile indovinare, vero?
Venitemi a trovare anche qui! Ferengi in Bruxelles
La famiglia Ferengi è in fase relocation: valigie stipate all’inverosimile, quel che rimane della casa nel container che ci seguirà con i suoi tempi, amici lasciati alle loro vite in Africa, baci, abbracci, promesse di rincontrarsi presto e poi una nuova città, una nuova scuola, nuovi volti, tutto da scoprire.
Datemi qualche tempo per organizzarmi e poi vi racconto tutto… intanto, chi indovina dove siamo sbarcati? Con questa foto ho disorientato anche i parenti…
Oggi per la prima volta ho venduto uno spazio pubblicitario sul mio blog… o quasi! Ora vi spiego com’è andata.
Stamattina sono andata dal mio amico Teklu su Churchill road per comprare una Jimma chair, le famose sedie che vengono dall’omonima città etiope costruite con un unico pezzo di legno, come questa qui sotto.
Io quando sono stata per la prima volta nel suo negozio, un anno e mezzo fa, non volevo entrare. Con tutte le raccomandazioni che gli amici mi avevano fatto e con quello che si legge sulle varie guide e siti web circa le truffe in cui a volte si può incorrere, varcare quella soglia mi pareva una follia: un antro stretto e angusto, scarsamente illuminato, con una sola uscita, stipato di oggetti di legno fino al soffitto, con un odore che mescolava umidità, pelli animali, legno e sudore.
Per mia fortuna l’amica con cui ero arrivata fin lì ha insistito: siamo entrate e abbiamo scoperto un tesoro. Entrando nella prima stanza in pochi metri quadri abbiamo trovato un’enorme varietà di manufatti di legno: sedie, sgabelli, vassoi, tavolini, panche, ciotole, sedili, taglieri, perfino un’enorme scodella ricavata da un unico pezzo di legno che ho scoperto essere una vasca da bagno!
Abbiamo scoperto anche una seconda stanza piena di collane, croci etiopi, pelli dipinte, maschere, pergamene religiose, icone, poggiatesta tradizionali di svariate fogge…
Quello che mi piace di Teklu è che, a differenza di altri venditori, lui ti lascia curiosare per il suo negozio, osservandoti discretamente da un angolo, pronto a darti informazioni sul prezzo o sull’utilizzo di un oggetto. Naturalmente per lui sono, e siete, ferengi dunque trattare sul prezzo è assolutamente d’obbligo.
Se per caso vi trovate ad Addis, il negozio di Teklu si chiama Ethio Abyssinia Handicraft & traditional Cloth shop e si trova su Churchill road, circa 150 metri dopo Tewdoros Square andando verso la stazione, giusto di fronte al Churchill Hotel. Se andate da lui dopo aver letto questo post, ditegli che vi manda l’italiana che ha già comprato due Jimma chair e che gli ha promesso pubblicità sul suo blog in cambio di un ottimo sconto!
La staffetta “Di blog in blog” questo mese parla di tessuti e per fare la mia parte ho deciso di fare un po’ di pubblicità ai prodotti tessili etiopi.
L’Etiopia produce tessuti bellissimi, per lo più in cotone, declinato in vari spessori e colori. Anche una come me, che di creatività per le decorazioni non ne ha proprio, non deve far altro che acquistare e usare.
I gabi, lunghi teli di cotone spesso usati per ripararsi dalla pioggia e dal freddo dell’altipiano, sono per lo più bianchi e sono finiti a coprire il divano, rallegrati da altri teli colorati con gli “occhietti”, un design molto famoso da queste parti.
Le netela invece, scialli più leggeri per le signore, hanno bordi con decorazioni colorate: a casa mia grazie al provvidenziale intervento di mia madre, sono diventate tende, di cui devo dire che sono molto orgogliosa perché anche le amiche etiopi le notano e mi fanno i complimenti.
Ad Addis Abeba esiste un mercato dedicato esclusivamente ai tessuti, Shiro Meda, che si incontra sulla strada per salire ad Entoto. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta entrando in negozietti stracolmi di tessuti di ogni genere… d’obbligo trattare sul prezzo, per i ferengi di solito i venditori partono alti.
In alcuni posti, come per esempio Muya si può anche vedere come vengono prodotti i tessuti: i telai sono di legno e la lavorazione rigorosamente a mano.
Da Sabahar al cotone si appaia la seta e davvero diventa difficile resistere e non acquistare l’ennesima sciarpa…
Quando sono stata nel sud del paese, ho finalmente capito da dove viene il cotone etiope: tra Konso e Turmi abbiamo attraversato distese di cotone pronto per essere raccolto.
Ne abbiamo raccolto un batuffolo: morbidissimo!
Ecco i blog che hanno partecipato questo mese:
Casa Organizzata – http://www.4blog.info/casaorganizzata Alessia scrap & craft – http://www.4blog.info/school La Diva delle Curve (Marged Flavia Trumper) http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta simona elle – http://www.simonaelle.com/search/label/Staffetta%20tra%20blog Palmy Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog MOnica e lo Scrapbooking http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/ Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog Mammachecasa! http://mammachecasa.blogspot.com/search/label/Staffetta%20Di%20blog%20in%20blog Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog unamammaperdue http://unamammaperdue.blogspot.it accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it Ostuni Magazine http://ostunimagazine.blogspot.it/ Cardamom: http://www.designcardamom.blogspot.it/ Mavie: http://www.mavie.it/tag/di-blog-in-blog/ Le avventure della Pandfamily – http://www.emmaeluca.com/?cat=40 Idea Mamma: www.ideamamma.it Anna DIsorganizzata: http://disorganizzata.blogspot.com <a href=”http://erolucyvanpelt.blogspot.com/search/label/di%20blog%20in%20blog” target=”_blank”>ero Lucy</a> <a href=”http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog” target=”_blank”>Il mondo di Cì</a> fiori e vecchie pezze http://fiorievecchiepezze.wordpress.com/ <a href=”http://www.ilcaffedellemamme.it/tag/di-blog-in-blog/” target=”_blank”>Il caffé delle mamme</a> La bussola e il diario http://bussolavita.blogspot.it GocceD’aria: http://www.goccedaria.it/tag/goccedaria/staffetta%20blog.html psicologiadicoppia http://psicologiadellacoppia.blogspot.it/ <a href=”http://theyummymom.blogspot.it/“target=”_blank”>theyummymom</a> MadreCreativa http://madrecreativa.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20blog%20in%20blog <a href=”http://dovegirailsole.blogspot.it/” target=”_blank”>Dovegirailsole</a> Viaggi e Baci: http://viaggiebaci.wordpress.com Due Mori Travel Blog: www.duemoritravelblog.com Il blog di MammaGabry:http://leoperedimammagabry.blogspot.it/ Paroladilaura http://www.paroladilaura.blogspot.it/ Rabarbaro e Patate http://rabarbaroepatate.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/ Ferengi in Addis https://ferengiaddis.wordpress.com Pattibum http://pattibum.wordpress.com/ Elegraf http://elegraf77.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog Hobbyimpara http://www.hobbyimpara.blogspot.it/search/label/dibloginblog Passe-partout http://partoutml.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20Blog%20in%20blog Design Therapy http://www.designtherapy.it/ Cristina http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog Home-Trotter http://www.home-trotter.blogspot.it Debora http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it Verdeacqua http://ahsonounamamma.blogspot.it/ Mammefaidate http://mammefaidate.blogspot.it/search/label/Di%20blog%20in%20blogE per il terzo anno consecutivo siamo riusciti a festeggiare il capodanno in giardino, senza la pioggia!
Vivere ad Addis Abeba significa, tra le altre cose, dover rinunciare a tutta una serie di formaggi, freschi o stagionati, che in Italia si dà per scontato trovare nel banco frigo di un supermercato qualunque. La produzione locale si limita a provolone, fontina (cambia la forma, ma il gusto è uguale al provolone) e gouda. La mozzarella e la ricotta locali si possono usare per cucinare, meglio non rischiare in una caprese. Si trovano anche formaggi importati, dai prezzi esorbitanti e con le date di scadenza spesso vicine alla fine dei loro giorni, dunque preferisco astenermi.
Così, ispirata da un’amica che mi aveva fatto assaggiare una formaggetta fatta in casa, ho cercato in Italia il caglio: i primi tre farmacisti a cui l’ho chiesto mi hanno guardato perplessi, come se avessi chiesto della kriptonite, la terza, a cui ho confessato di vivere in Etiopia, mi ha guardato comprensiva e me lo ha procurato. Il formaggio che mi esce, ogni volta un po’ diverso dal precedente, somiglia ad una formaggetta morbida: qualche volta riesco pure a fregare mio figlio e spacciarglielo per Philadelphia.
Ma io sono solo una dilettante. Oggi ho visto cosa significa avere la passione per l’arte casearia, sono andata a scuola da un maestro. Il nostro amico ha attrezzato una stanza del service quarter di casa sua per la produzione del formaggio e riesce a produrre camembert, ricotta, tomini, formaggio con le noci, i pistacchi, il cumino…
È stata la giornata della mozzarella e i bimbi, ma devo dire anche il papà, si sono divertiti un mondo ad assistere alla preparazione, ad aiutare e ad assaggiare!
Inutile dire che quella che abbiamo portato a casa non è durata fino alla cena!
Per gli amici che abitano ad Addis: i formaggi di cui ho parlato si possono acquistare da Salé Sucré, il negozio di prodotti alimentari francesi che si trova a Olimpia, vicino al Family Restaurant e alla sede del WFP.
Qui ad Addis, anche se si tratta di una grande metropoli piena di palazzi e di inquinamento, hai sempre l’impressione che la natura ti entri prepotentemente in casa, o per lo meno in giardino. Come dicevo già altre volte, abbiamo un’aquila che ha nidificato a casa del vicino, la iena che di notte ci fa sentire la sua risata stridula, i dik dik che la mattina brucano l’erba nel prato davanti alla finestra della camera da letto, la scimmia che ci ruba le banane dalla cucina, insomma un bello zoo.
Ieri sono schiuse le uova di questi insetti (termiti con le ali? La mia amica biologa se ne è andata e io non ho più il supporto scientifico per il blog!), tutta la città ne è letteralmente piena e il mio prato è ridotto ad un colabrodo.
La mia gatta si è divertita per un po’ ad inseguirle ma poi ha cominciato a trovare il gioco noioso e ha deciso di godersi lo spettacolo della schiusa abbandonata sull’erba.
Ieri l’Etiopia ha dato l’ultimo saluto al suo ex primo ministro, Meles Zenawi. In Etiopia, si è trattato del primo funerale di stato per un capo del governo celebrato da ottant’anni a questa parte, una cerimonia solenne a cui hanno preso parte capi di stato e rappresentanti dei governi di tutto il mondo.
Una figura carismatica quella di Meles Zenawi, che tutti chiamano solo Meles perché qui è il nome di battesimo quello che conta: il cognome è il nome del padre, non esiste un nome di famiglia che si porta avanti con le generazioni, quasi a voler dire che solo il presente è davvero importante. Meles è stato un personaggio su cui si può leggere tutto e il contrario di tutto, un santo o un criminale a seconda dei punti di vista, indiscutibilmente un leader che ha avuto un ruolo di primo piano nella politica non solo etiope, ma di tutta l’Africa.
Quello che mi colpisce in questi giorni ad Addis è il tributo della gente a questo capo di governo amato e contestato, che ha guidato l’Etiopia negli ultimi ventuno anni: un lutto silenzioso e discreto, con le immagini di Meles che apparivano giorno dopo giorno, dal 21 di agosto quando è stata resa pubblica la sua morte, sempre più numerose sulle vetrine dei negozi oppure sui finestrini dei taxi.
Dopo i funerali, la vita ad Addis Abeba prosegue normalmente e stamattina la pioggia insistente sembra voler lavare via per bene il lutto e la tristezza. L’Etiopia deve continuare la sua crescita e il suo sviluppo, lo si legge sui manifesti che tappezzano la città con il viso di Meles in primo piano. Noi che siamo qui abbiamo assistito, forse senza rendercene troppo conto, ad un pezzo importante di storia africana: mi auguro che il paese riesca a continuare in pace il suo percorso di sviluppo, facendo prevalere l’interesse delle persone su quello delle etnie o delle religioni.
Ieri il presidente della Nigeria, Goodluck Jonathan, dopo il suo discorso funebre ufficiale, ha salutato Meles semplicemente così “Adieu Meles, my friend”, con una frase resa viva e vibrante dalla mescolanza della sua lingua madre con l’inglese. Vorrei vedere così l’Etiopia nel futuro: nella differenza, linguistica, culturale, religiosa, che la frase si chiuda sempre con le parole my friend.
Passare dall’infuocata estate italiana alla stagione delle piogge abissina è stato un bel colpo, considerando che a terra abbiamo trovato anche questa, che sembra proprio neve…
Un’accoglienza gelida, per fortuna che in casa c’erano queste a scaldare il cuore!
Continua la staffetta “Di blog in blog” che ha attirato ormai un bel numero di blogger. Questo mese parliamo di cucina.
Una delle leggi non scritte dell’expatriation è che ovunque nel mondo si trovi l’expat (a maggior ragione se italiano) cercherà sempre di ritrovare i sapori di casa sua, vuoi importando valigie farcite di prodotti alimentari introvabili nella nazione di destinazione, vuoi cercando di riprodurre ricette del paese di origine con quello che trova sul mercato locale. La cucina per chi vive lontano dal suo paese di origine rappresenta una sorta di cordone ombelicale che non si è disposti a tagliare troppo presto.
A riprova di questo teorema non scritto ma di inconfutabile verità, un giorno mio marito è tornato dal supermercato con un sacchettino pieno di palline di pane fritte, grandi più o meno come una nocciola, dicendomi: “Non so cosa sono, ma mi ricordavano gli struffoli. Assaggiamo?”
Abbiamo assaggiato: buono. La nostra mamita ci ha detto che queste palline si chiamano dabo kolo (dabo significa pane in amharico) e vengono mangiate come snack; ne esiste anche una versione insaporita con il berberè, il mix di spezie piccante tipico dell’Etiopia. Ma il nostro dabo kolo dal sapore neutro, né dolce né salato in effetti era perfetto per gli struffoli!
Così, senza la fatica di dover impastare e friggere per mezza giornata, ho provato a mettere del miele etiope (presidio Slow Food, buonissimo) in una padella, ho aggiunto dabo kolo, arance e cedri canditi (contrabbandati in valigia dall’Italia, qui da Bambis e Novis si trovano ma a prezzi proibitivi), ho messo il tutto su un bel piatto di portata e ho decorato con semi di anice ricoperti di zucchero colorato (ritrovati in uno scatolone “a sorpresa” ricevuto da un’amica che stava lasciando il paese).
Il risultato finale è bello e buono e… mi riesce sempre!
Questo mese hanno partecipato alla staffetta:
Casa Organizzata – http://www.4blog.info/casaorganizzata Alessia scrap & craft – http://www.4blog.info/school Palmy Learning is experience http://laproffa.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog La Diva delle Curve http://www.divadellecurve.com/search/label/staffetta Gina Barilla: http://ginabarilla.blogspot.it Fofina Boudoir http://lefabuleuxdestindefofinaboudoir.blogspot.fr/ Bimbiuniverse- http://bimbiuniverse.blogspot.it Illustrando un sogno http://silviomacca.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog%20-%20Staffetta Monica e lo Scrapbooking http://monicc.wordpress.com/category/di-blog-in-blog/ Il Pampano http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/ Il blog di MammaGabry http://leoperedimammagabry.blogspot.com/ GocceD’aria: http://www.goccedaria.it/tag/goccedaria/staffetta%20blog.html/ MadreCreativa http://madrecreativa.blogspot.it/ Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog Cristina: http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20blog%20in%20blog unamammaperdue http://www.unamammaperdue.blogspot.it Aline Scipioni Forti http://persempremamma.blogspot.it/search/label/dibloginblog Idea Mamma: www.ideamamma.it ero Lucy http://erolucyvanpelt.blogspot.com/search/label/di%20blog%20in%20blog Essenza Burrosa http://curwitchlicious.blogspot.it/search/label/staffetta Supermamma: http://supermamma.mammacheblog.com/2012/06/15/video-del-bellaria-relais/ Diario magica avventura: http://www.lamiadolcebambina.blogspot.it/2012/06/staffetta-di-blog-in-blog-la-meta-delle.html Ostuni Magazine http://ostunimagazine.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20In%20Blog Pattibum http://pattibum.wordpress.com/2012/06/24/di-blog-in-blog/ Tulimami http://tulimami.blogspot.it Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog mammamiacosafaccio!? http://mammamiacosafaccio.blogspot.it/ fiorievecchiepezze http://fiorievecchiepezze.wordpress.com Il caffè delle mamme http://www.ilcaffedellemamme.it/tag/di-blog-in-blog/ Mavie: http://www.mavie.it/tag/di-blog-in-blog/ Attività Creative per Bambini http://attivitacreativebambini.blogspot.it/Di%20blog%20in%20blog La bussola e il diario http://bussolavita.blogspot.it/ Priorità e Passioni: http://prioritaepassioni.blogspot.it/ I Viaggi dei Rospi: http://laliviaggi.blogspot.it/search/label/Staffetta%20di%20Blog%20in%20Blog Il mondo di Cì: http://ilmondodici.blogspot.it/search/label/staffetta%20blog Sono una Mamma non sono una Santa http://theyummymom.blogspot.it/ mammamiacosafaccio!?…e non chiamarmi mamma http://mammamiacosafaccio.blogspot.it/ cri – http://dovegirailsole.blogspot.it/ StelleGemelle http://www.stellegemelle.com/search/label/di%20blog%20in%20blog Penso Invento Creo http://pensoinvento.blogspot.it Elegraf77 http://elegraf77.blogspot.it/ Verdeacqua http://www.ahsonounamamma.blogspot.it/ Bodò. Mamme con il jolly http://www.bbodo.it/tag/di-blog-in-blog/ Mamme fai da te http://mammefaidate.blogspot.it/search/label/Di%20blog%20in%20blog Debora http://crescereduegemelli-debora.blogspot.it/tag/di-blog-in-blog Ferengi in Addis https://ferengiaddis.wordpress.com/L’appuntamento è per il prossimo 15 settembre!